un`eroina-reporter in bancarotta emotiva, un`ambientazione sospesa tra america e centroamerica, una prosa di filo spinato, un narratore ellittico, un intrigo politico. elena mcmahon, giornalista del washington post impegnata a seguire la campagna presidenziale, e` una figlia, moglie e madre sull`orlo di un crollo emotivo. come tutte le donne di joan didion, elena osserva il proprio collasso, insoddisfatta e in fuga perenne dal presente e dal passato: dall`orrore vacuo del quotidiano, dalla morte della madre, dalla distanza della figlia, dal padre alcolizzato, capace di mandare in frantumi la vita monocroma di elena con l`ultimo azzardo possibile. elena lascia il lavoro e si fa risucchiare dal vortice: un traffico d`armi, l`amore con un agente segreto; e poi il buio. in "il suo ultimo desiderio" la scrittura di joan didion si muove sul crinale dell`ambiguita`, una linea sfuggente che spacca una vita e due americhe, negli ultimi, incendiati anni della guerra fredda. gli stati uniti opulenti - che sfilano nei rispettabili interni borghesi, tra le piscine, sui campi da tennis inondati dal sole avvolgente del pacifico - e gli avamposti imperialisti nel centroamerica. uno spazio diviso che grazie a joan didion diviene spazio spirituale, teatro delle vanita` in cui si dibattono esistenze lacerate, in cui scolora il fantasma di una donna e l`occidente rivela il proprio cuore di tenebra. |