carlo maria martini conosceva bene il rischio della parola carita`: "non pochi pensano subito a qualche atto di umana compassione, o a tirar fuori qualcosa dal portafoglio, o a gesti e attitudini poco efficaci a cambiare davvero la storia". ma non e` questa la testimonianza dei cristiani, uomini e donne che hanno smesso di pensare a se stessi perche` hanno sperimentato dentro la propria persona la forza di dio. e da qui nasce la decisione, l`energia inesauribile, l`ascolto, il movimento verso il vicino, il prossimo, l`accoglienza per creare una nuova umanita`. questo e` il potente insegnamento di martini che non aveva una ricetta pronta ma che si metteva in ascolto profondo dei suoi "vicini": carcerati, disabili, malati, poveri, migranti e stranieri, emarginati dalla droga, anziani, terroristi e brigatisti, con i quali martini intrattenne per lungo tempo un rapporto epistolare regolare e che sfocio` nel noto episodio della consegna delle armi avvenuto segretamente nei locali della curia milanese. |