per secoli, solo gli scrittori maschi hanno potuto disporre di una stanza tutta per se`, di uno `studio` inaccessibile dove indisturbati hanno composto capolavori. e quando ne uscivano, avevano il mondo intero per fare esperienza di cose e persone. al sesso femminile raramente e` stato concesso un analogo privilegio. il sesso femminile per molto tempo non ha potuto scriverli quei libri meravigliosi: soltanto leggerli. cosi` intere generazioni di donne hanno esplorato le geografie dell`animo umano, scoperto l`amore, l`amicizia e la propria identita` sulle opere scritte dagli uomini. rispecchiandosi a volte perfettamente, a volte con difficolta`, a volte per niente. fra esercizi di ammirazione e scatti di rabbia, attraverso memorabili citazioni, sandra petrignani ci porta dentro tante pagine indimenticabili, da dumas a roth, da pavese a proust, da calvino a tolstoj, da gary a dostoevskij, da moravia a mann, da manganelli a kundera, da malerba a ?echov, da nabokov a chatwin, da tabucchi a kafka e a mille altri. fino ad alcuni grandi di oggi, modiano, mcewan, carre`re... cercando davvero di capirli i maschi, nella scrittura e nella vita, nel coraggio e nella fragilita`, nel bisogno di nascondersi e di negarsi, nelle ossessioni di cui sono preda. una scorribanda molto personale e appassionata che ci fa scoprire, come insegna virginia woolf, quanto e che esiste, probabilmente, un modo femminile di essere lettore. |