carlo ha dodici anni quando sale in scanuppia, una montagna del trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. i genitori non fanno che litigare, la tensione e` palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. chi sono quelle due persone? al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla moma, la nonna originaria della calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, giovanni segantini. carlo si trova cosi` a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di segantini, legata a quella della propria famiglia. mentre e` alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all`amore tra l`artista e bice bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall`incontro a milano agli anni in brianza e in svizzera. in un romanzo epico e visionario, carmine abate torna a raccontare una storia famigliare, e vi intreccia la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri piu` grandi pittori, muovendosi - con l`autorevolezza di chi li conosce nelle piu` segrete profondita` - in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal trentino di arco e della scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di maloja, all`altopiano della sila, monumento alla bellezza nel cuore del mediterraneo. avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione, abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso "trittico della natura" di giovanni segantini. e lui l`inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l`ultima, grandiosa opera. l`unico modo per sconfiggere la morte. la sua e la nostra. |