. cosi` giuseppe berto accompagno` la pubblicazione, nel settembre 1978, di questo libro ritenuto oggi, a distanza di quasi quarant`anni dalla sua uscita, una delle grandi opere del nostro novecento. i temi che attraversano l`intero corpus della produzione dello scrittore veneto - la commistione di bene e male, la colpa insita nel fatto stesso di esistere, la necessita` di - si ritrovano tutti in queste pagine e ne fanno una delle piu` alte espressioni della poetica e dello stile dell`autore del "male oscuro". il romanzo si presenta nella forma di un monologo di giuda iscariota, un giuda onnisciente che ha gia` varcato la soglia della vita e conosce l`intero corso della storia successivo al tempo della predicazione di cristo, poiche` cita pensatori e uomini del mondo moderno. e il racconto di un animo inquieto che narra la sua vicenda di giovane rivoluzionario, . un giovane che, dopo aver vagato per le terre d`israele ansioso di capire , si imbatte in cristo, , con addosso quella maesta` della quale e` sempre . un giorno, cristo lo guardera`, , e gli dira`: . e, un giorno, lui lo tradira`. luca, marco, matteo racconteranno di lui, giuda iscariota, ricorrendo all`astrattezza di un simbolo, il simbolo del male, ignari della sua intima complicita` con il messia dei messia, della necessita` del tradimento perche` risplenda la gloria di cristo, della necessita` stessa della morte perche` avvenga |