hal bregg e` di ritorno da una lunga spedizione galattica. . nel secolo e piu` trascorso, ovviamente la terra e` cambiata. ma quello che l`astronauta non poteva aspettarsi e` questa specie di che ritrova. gli umani hanno finalmente realizzato l`antico ideale filosofico: l`assenza di passioni. il nuovo mondo e` senza conflitti, senza paura, senza rischio, non c`e` fatica perche` lavorano dei servizievoli robot. e, senza emotivita`, non c`e` in fondo neppure piu` memoria. hal, diverso anche nel fisico, esplora la citta` piena di straordinarie invenzioni alla disperata ricerca di qualcuno che lo capisca, che ricordi perche` lui e` partito, le ragioni della spedizione in cui s`e` giocato tutto e ha perso tanto. certe avventure, certe rivelazioni, certi incontri con donne gli fanno afferrare qual e` il prezzo di questa tranquillita`, di questa diffusa comodita`. sono svaporati per sempre la curiosita`, l`interesse, il sapore delle cose, il dubbio. e la speranza di felicita`. che non c`e` mai ma sempre si rimanda al futuro. ma il rischio, e` proprio vero che sia scomparso? la fantascienza creata da lem (l`autore del capolavoro solaris), che lo ha reso tra i massimi esponenti del genere, riunisce tipicamente due aspetti: da un lato il rigore scientifico, dietro ogni invenzione immaginativa, dall`altro le inquiete, trepidanti, domande sulla condizione umana, proprie della fantascienza umanistica. ritorno dall`universo puo` leggersi in vari modi. l`utopia negativa dell`, le peripezie e il rovello del protagonista, il quale non appartiene al presente ma non puo` tornare al passato, sono il dramma del reduce; infine, tutta la tribolata vicenda e` accompagnata dalla febbrile domanda di sottofondo: esiste una sostanza umana, una umana identita`? e se esiste, e` quella dei |