gia` nelle sue piu recenti raccolte si vedeva come la poesia di consonni tendesse a concentrarsi in forme brevi, immagini sintetizzate in pochi versi incisi nel bianco della pagina, e nel silenzio. questa tendenza si accentua nel nuovo libro in cui, accanto ad alcune composizioni piu articolate e piu narrative condotte sul filo della memoria, prevale una poesia molto simile all`haiku: brevi o brevissime descrizioni naturali fatte di una sola frase, a volte senza nemmeno un verbo. sfilano cosi animali di varie specie, quasi sempre di piccole dimensioni: merli, pettirossi, lucertole, branzini, cefali, farfalle, cicale, libellule... e anche fiori, piante; e venti come il grecale, e nuvole, e aurore e tramonti. poesie piccole, come i pinoli del titolo, che contengono pero` tutto il sapore della natura, che riescono a intercettare il , trovando la via segreta per mostrare la bellezza nascosta del mondo. poesia fatta di apparenze che subito diventano astratte, metafisiche, come in certi quadri di ce`zanne. l`opera della maturita` di un autore che, dimessamente come e` sua indole, e` ormai entrato a buon diritto nel canone della migliore poesia italiana. |