nel giugno del 1960, mentre e` impegnato nel suo esordio alla regia con accattone, pier paolo pasolini inaugura una rubrica di corrispondenza con i lettori sul settimanale di politica e cultura . inizia cosi` un vero e proprio dibattito epistolare che durera`, pur con diverse interruzioni, cinque anni: a scrivergli sono operai, studenti, disoccupati, soprattutto giovani e giovanissimi che . pasolini si fa compagno di strada e confidente, supera la cronaca quotidiana per cercare di interpretare i grandi fenomeni storici in corso, e introduce nella discussione pubblica temi che diventeranno cruciali negli anni a venire: il ruolo della donna, le nuove e necessarie politiche scolastiche, il movimento progressista che si sta facendo largo nella chiesa, l`ingannevole idea di uno sviluppo illimitato. il risultato e` un dialogo aperto, senza sconti, schietto e coinvolgente, che si legge ancora oggi come una delle piu` profonde e affascinanti rappresentazioni del nostro paese. prefazione di andrea bajani. |