a causa della morte prematura del professore di greco, un gruppo di ex studenti si ritrova insieme, a distanza di anni, a fare i conti con il passare del tempo, con i ricordi e le aspettative per il futuro immaginato da ragazzi: rivivono cosi` i giorni del liceo, mentre attorno la vita prosegue, con le sue cadenze e quanto di nuovo propone. i fantasmi della scuola, emozioni e sensazioni mai dimenticate - i compiti, le gite, il rocci sotto al braccio, le partite di calcio con gli amici -, riecheggiano lungo l`andare dei versi in una milano ovattata di nostalgia. ritornano i poemi omerici, gli amori fugaci, l`oracolo di delfi che non ha mai chiarito nulla. e i voli pindarici che portano piu` in la`, nello spazio e nel tempo, ad abbracciare la lione di janke`le`vitch e il mercatino dell`usato, dove ogni libro ha una sua vita da raccontare. la poesia di ronchi e` realistica, vicina alla poetica degli oggetti, ai temi e allo stile della linea lombarda, ma, attraverso il ricordo personale e una scrittura non facilmente riconducibile a modelli precisi, riesce a catturare lo spirito di una generazione, quella nata tra gli anni settanta e ottanta, di ragazzi diventati adulti. un libro denso di ricordi, di nostalgia ma anche di cose che permangono sempre uguali nel tempo, come i versi di omero e dei grandi poeti che si studiano e si imparano ad amare proprio tra i banchi di scuola. |