tenente dell`esercito del regno, capo partigiano in val d`ossola, braccio destro all`eni di enrico mattei, di cui divenne successore. e poi la scalata a montedison. fino al colpo di scena del 1977: le dimissioni da presidente del colosso chimico e l`espatrio in svizzera, con un immenso patrimonio personale. un improvviso abbandono della scena pubblica di cui era stato a lungo uno dei principali protagonisti. in mezzo, una miriade di polemiche giornalistiche, scandali e inchieste, da cui usci` miracolosamente indenne. una coltre di sospetti alimentati dalla sua leggendaria riservatezza: le sue interviste si contano sulle dita di una mano, rarissime le foto, inesistenti i filmati in cui compare. la leggenda nera, che da sempre lo avvolge, dopo la sua morte nel 2004 si e` arricchita a dismisura, con cefis messo in correlazione con le morti di mattei, del giornalista mauro de mauro e di pier paolo pasolini che, nell`incompiuto petrolio, scriveva proprio di lui. e poi la p2, di cui e` stato indicato come il fondatore. questo libro, grazie a una documentazione inedita (compreso un clamoroso retroscena sulla morte di mattei), e` un profilo autentico e senza sconti. perche` raccontare eugenio cefis oggi, nel 2021 in cui ricorre il centenario della sua nascita, significa raccontare l`italia come mai e` stato fatto prima. |