con la sua societa` aperta, accogliente e tollerante, il suo welfare collaudato, il civismo proverbiale e l`ambientalismo d`avanguardia, la svezia e` da tempo un modello che si osserva con ammirazione e stupore: uno stato che sa coniugare la ricchezza con la redistribuzione, la liberta` con l`eguaglianza. a questo idillio politico-sociale si sono aggiunti il design, la moda, il cibo, la cultura, ma ancor piu` la sensazione che lo stile di vita scandinavo sia quanto di piu` desiderabile, sofisticato ed evoluto ci sia al mondo. ma dove affonda le radici questa idea di societa`? o meglio, come sono nate le idee che hanno reso possibile questa sorta di utopia? o peggio, e se invece non fosse che una bella favola che gli svedesi raccontano a se stessi (e agli altri)? con divertita intelligenza, in un caleidoscopio di storie e salti nel tempo, elisabeth ?sbrink - svedese di nascita ma di origini anglo-ungheresi - ci accompagna in un viaggio tra cinquanta parole, eventi, persone e personaggi che hanno fatto la svezia. dall`ambizione di linneo di catalogare la natura intera all`esuberanza del leggendario primo ministro olof palme, deciso a rendere la svezia la prima della storia, dalla rivoluzionaria visione pedagogica di ellen key - fonte di ispirazione sia per astrid lindgren e la sua pippi che per maria montessori - al divismo di zlatan ibrahimovi?, tanto inviso a inizio carriera per l`individualismo sfacciato quanto poi celebrato come icona della nuova , ?sbrink affascina con collegamenti sorprendenti mentre infrange miti indiscutibili, come puo` permettersi solo una patriota la cui solidita` intellettuale e` fuori discussione: |