ali` ha tredici anni quando vede roma per la prima volta. e tutto cosi` imponente e ordinato, per lui che viene da kabul. ci ha messo cinque anni, ma finalmente ha coronato il suo grande sogno: e` arrivato in europa dopo aver dovuto dire addio, insieme al suo paese, l`afghanistan, ai genitori e al fratello, annegato nel mediterraneo nel tentativo di raggiungere clandestinamente la grecia dalla turchia. ma non c`e` tempo per riposarsi: in realta` il viaggio e` appena cominciato. perche` a roma la gente e` strana: parla una lingua che ali` non capisce, ha abitudini diverse e lo guarda come un alieno. e poco piu` che un bambino, eppure di lui notano solo che e` povero, sporco, straniero. e allora bisogna crescere in fretta, integrarsi e combattere i pregiudizi. ma dove trovare le forze? gli addii si susseguono: ragazzi arrivati con lui dalla grecia prendono la strada della criminalita` o proseguono verso altre mete giudicate da "radio migranti" preferibili all`italia. ali` e` di nuovo solo, ma sa che non deve perdere l`occasione che la vita (e suo fratello, con il suo sacrificio) gli hanno in qualche modo regalato. percio` studia, riga dritto, si impegna a capire gli altri nonostante pochi cerchino di capire lui, non perde mai il coraggio e l`ottimismo e, piano piano, senza mai smettere di sognare, ce la fa. emozionante e piena di speranza, la storia di ali` ci parla anche di noi, del nostro mondo riflesso negli occhi di chi arriva in italia in cerca di un futuro. e si fa storia universale, quella di un ragazzino, poi ragazzo, poi uomo, che cerca quello a cui tutti aspiriamo: l`amicizia, l`amore, l`accettazione. insomma, un posto nel mondo. |