dalla fine dell`eta` del bronzo all`inizio del medioevo, da uruk ad alessandria, da persepoli ad atene e sparta, e da cartagine a roma, la suggestiva epopea dell`ascesa, il declino e la scomparsa delle citta` antiche le cui rovine non hanno mai smesso di affascinarci. una storia naturale di guerre e politica, pestilenze e carestie, ingegno e crudelta`, trionfi e tragedie, a volte leggendaria a volte miserevole. al suo centro il mediterraneo, che non solo gli antichi greci e romani, ma anche fenici, etruschi, persiani, galli ed egizi solcarono e popolarono instancabilmente. l`antico mediterraneo era un ambiente difficile da urbanizzare. come e` stato possibile creare e poi tenere in vita delle citta` per cosi` tanto tempo, in contesti apparentemente cosi` poco favorevoli? come si nutrivano i loro abitanti, dove trovavano l`acqua o i materiali da costruzione e come si comportavano con i loro rifiuti e i loro morti? e perche` infine i sovrani decidevano di abbandonarle? e come si abitava in mondi urbani cosi` diversi dal nostro? citta` immerse nell`oscurita` ogni notte, citta` dominate dai templi degli de`i, citta` di contadini, di schiavi, di soldati. alla fine, i protagonisti della storia sono le citta` stesse. atene e sparta, persepoli e cartagine, roma e alessandria: citta` che formavano delle grandi famiglie. la loro storia racchiude quella delle generazioni che le hanno costruite e abitate, lasciando in eredita` monumenti che da allora hanno ispirato i successivi costruttori di citta`, e le cui rovine ci rammentano i pericoli e le potenziali soddisfazioni e ricompense di un`esistenza urbana. |