molte persone si sentono come in una palude. impantanate in una situazione sentimentale, professionale, emotiva, esistenziale... si sentono infelici, insoddisfatte, non si vanno bene. per uscire evocano cause, compiono sforzi, si affannano alla ricerca di appigli razionali. ma cosi` non fanno che peggiorare le cose. l`unico modo che abbiamo di uscire da una situazione che non ci piace e` affidarci alla magia, riconnetterci col nostro lato sottile, col divino, con la fiaba, col sogno, liberandoci dalla dittatura delle cause. recuperare una parte antica che abbiamo dimenticato. tutti i nostri disagi sono legati a essa. la sola via d`uscita passa da li`. "abbiamo coperto di polvere, strati su strati, la nostra essenza, al punto che non la vediamo piu` e finiamo per pensare che non esista neppure. senza la visione cosmica del pensiero magico siamo maledettamente soli, chiusi nel nostro io, nei nostri pensieri. la nevrosi, con le sue ansie, le paure, le angosce, e` il canto, l`ultimo canto dell`anima che cerca di spazzare via la gabbia in cui ci siamo rinchiusi. la soluzione e` ricordarsi che siamo abitati da un sapere misterioso, che agisce tra gli spazi piu` profondi dell`inconscio. qualsiasi cosa accada, qualsiasi problema ci turbi, c`e` un fondamento nascosto che sta sviluppando la nostra identita` piu` profonda. solo dentro di lei abitano saperi che ci fanno uscire dalle situazioni piu` difficili.". |