al principio della sua vita, giacomo leopardi era felice. nell`infanzia, gioia, furia, "allegrezza pazza" riempivano le sue giornate. poi l`infelicita` piombo` su di lui. un "sistema di malattie" si impadronisce del suo organismo. giacomo non sente piu` ne` la natura ne` la bellezza; il sentimento, l`entusiasmo si dileguano. non gli resta che sopportare: arte in cui diventa, in pochi anni, un maestro. ma la sua mente e` innamorata delle contraddizioni, dei rovesciamenti e degli sdoppiamenti. cosi`, continua a ricercare la felicita`, pur sapendo che e` un`impresa disperata. la insegue nel piccolo, accogliente mondo aristocratico-borghese di bologna; a pisa, nella tenue aria primaverile; a firenze, tra le luci autunnali del lungarno; tra i gelati, le pasticcerie e i panorami di napoli. vive quasi tutto il resto della sua vita celando i dolori, le angosce, la desolazione, le passioni, la solitudine, il dono di essere un genio immenso. pietro citati ci conduce attraverso la vita di leopardi fino al cuore segreto della sua opera. ci sono in questo libro alcune importanti novita` biografiche e molte letture fresche e originali. ma c`e` soprattutto, come avrebbe voluto leopardi, la capacita` di immedesimarsi nello scrittore, di seguire ogni minimo impulso del testo, fino a creare una nuova opera, vibrante e appassionata. |