antonia vive a bologna e ha una figlia adolescente, anna, che da qualche tempo ha problemi di alimentazione. il loro rapporto e` teso e antonia si domanda se, rifiutando il cibo, anna non stia tentando di svincolarsi dalla sua devozione materna. poi, un giorno, arriva la telefonata di un ragazzo americano e con lui il passato torna a galla. ventisei anni prima antonia viveva negli stati uniti e dono` un ovulo a un`amica che desiderava diventare madre ma non poteva. da quell`ovulo fu generato jessie, che ha appena scoperto di essere nato anche grazie a lei, e percio` ha bisogno di conoscerla, di sapere perche` lo ha fatto, e perche` a un certo punto e` scomparsa. mentre sua figlia sembra volersi liberare di lei, qualcuno che non puo` chiamare figlio invece cerca antonia, e la interroga sui motivi di quel dono offerto come un atto di generosita` del quale poi non si e` sentita all`altezza, un gesto da cui deriva una responsabilita` che lei non puo` piu` ignorare. perche`, per ciascuno di noi, la domanda implica sempre anche . |