le fabbriche del nuovo e le prove di del laboratorio di adriano olivetti: uno scavo nella memoria per linee interne - dal lessico di famiglia ai ricordi dei protagonisti - nell`intento di registrare, a distanza, una civilta` delle macchine mentre "si pensa". e la memoria di un mondo nuovo, quella di antonella tarpino, che in un continuo avanti e indietro nel tempo sfiora vite, pensieri, luoghi, mutando negli anni. evoca riti e giochi di intellettuali eretici, scrittori come paolo volponi, pubblicitari, sociologi. riporta l`autrice tra le fabbriche di ivrea (ora sito unesco), alla ex olivetti di pozzuoli, a matera. al centro dell`indagine e` la comunita` olivettiana, scheggia di una modernita` critica tanto piu` eccezionale se la si confronta con l`oggi. con il tempo in cui le fabbriche del ciclo industriale che sembravano invincibili sono in macerie. mentre tra le speranze brevi di ieri - un progetto di vivere condiviso - e le aspettative incerte dell`oggi si e` aperta una voragine. |