quando ranocchia viene ripescato dall`acqua gelida del fiume, piu` morto che vivo, cio` che il paese sospettava da tempo diventa certezza: e` impazzito. gia` non e` mai stato molto brillante, con il suo fare svagato e il fisico gracile, inabile al lavoro nei campi. da quando poi se n`e` andato di casa per calcare le assi del palcoscenico sotto l`egida di quel cialtrone di baldo bandini, capocomico e vagabondo... inevitabile che la sua mente, gia` debole, cedesse. il ragazzo viene internato nel manicomio di como e tutti pensano di aver risolto il problema, senza considerare che nello stesso istituto e` entrata da pochi mesi anche bianca, la maestrina, la ragazza che ha insegnato a ranocchia a leggere, amare e soffrire. e nessuno, fuori, sa che quel presunto rifugio e` un luogo molto pericoloso, tra gli intrighi dell`infermiera clementina e del suo assistente nano e le del dottor lucio, deciso a incidere il suo nome nella storia della scienza a costo di passare sul cadavere dei pazienti. la parola d`ordine per ranocchia diventa: fuggire. ma non da solo. |