nel mondo di chandra, dove la parola e` anche immagine e poesia, meditare e` anzitutto stare fermi; sedersi e seguire umilmente e con pazienza il respiro, accoglierlo in silenzio, conoscere ma senza pensare. meditare e` seguire i movimenti della nostra mente smettendo di affaccendarci in azioni, pensieri, preoccupazioni per il futuro, ricordi del passato. meditare non e` fare il vuoto intorno a noi. anzi: e` non separare i mondi, non dividere quel che consideriamo spirituale da quel che riteniamo ordinario. e i gesti quotidiani di cucinare, lavare i piatti, telefonare, pulire, leggere possono diventare forme di preghiera. e insomma stare dentro noi stessi, dentro tutto cio` che siamo in quel momento, consapevolmente. spesso si pensa che la soluzione al dolore e all`ansia sia altrove, ma e` nel dolore la soluzione del dolore (e nell`ansia la soluzione dell`ansia). sentendolo, abitandolo, assaporandolo, non e` piu` un estraneo, ma a poco a poco un ospite scomodo, irruente, tempestoso e infine un pezzo di noi. |