claudio magris torna con un libro che parla di mare, di donne, di navi e di letteratura, un gioiello di scrittura e inventiva che e` solo apparentemente una storia degli oggetti. le polene - le statue che decoravano la prua delle navi - in queste pagine emergono dal mito per diventare figure reali, che popolano una galleria di indimenticabili ritratti femminili: sono sirene, dee, donne comuni o veggenti come cassandra, seduttrici, madri, sono donne perverse, terribili, visionarie. attraverso le loro forme sensuali, davanti agli occhi del lettore si svolge una storia colta e stravagante, documentata e luminosa: un racconto illustrato di eroine, avventurieri, cimiteri di navi, che riemergono immortali dagli abissi della memoria. il mare, reale o fantasioso che sia, diventa occasione per riflettere sulla vita, sulle sue zone di luce e ombra, sull`infanzia e la sua spericolatezza, sulla necessita` di un approdo e sul potere della letteratura - da karen blixen e nathaniel hawthorne a juan octavio prenz e giuseppe sgarbi - capace di condurci in ogni tempo, verso un altrove irraggiungibile. |