Da Anselm Kiefer a Damien Hirst, da Sophie Calle a Björk, da William Kentridge a Alejandro Iñárritu e molti altri. Quindici artisti per quindici opere d'arte totali, monumentali, ricche di riferimenti culturali, epiche del presente, elegie infinite in cui linguaggi, stili e sensibilità si ibridano e reinventano: reinventando cosí il mondo, il nostro mondo, quello caotico e frammentato del nuovo millennio. Vincenzo Trione allestisce un originale museo allo stesso tempo immaginario e possibile, labirintico eppure inequivocabile nell'esito: L'opera interminabile è un primo, fondamentale, necessario canone dell'arte del XXI secolo. |