milanese, cresciuta in una famiglia di musicisti, lei stessa promettente violinista, titina rota (milano, 1899 - roma, 1978) e` iniziata al palcoscenico da giovanni grandi, scenografo della scala. in teatro ha lavorato come costumista per figure leggendarie come tatjana pavlova o max reinhardt, per guido salvini o renato simoni. con un tocco grazioso e fantasioso realizza costumi che sono gioielli dello stile de`co, invenzioni spesso ironiche. passera` poi al cinema, con gallone e camerini, e al giornalismo, con la direzione del settimanale "grazia" durante gli anni della seconda guerra mondiale. il suo ultimo spettacolo e` "il telefono" di menotti, al festival di venezia del 1948, poi si dedichera` solo alla pittura. |