la tempesta d`amore, l`onda della passione, l`amante come naufrago. il desiderio erotico ha un suo lessico marinaro che e` entrato anche nel linguaggio comune. ma il rapporto indissolubile fra l`amore e il mare nasce nella grecia antica. nelle saghe della mitologia gli amanti eroici (teseo e arianna, giasone e medea, paride ed elena) solcano le onde sospinti dal vento del desiderio. isole e scogli sono spesso scenari dei drammi amorosi e un tuffo tra le acque, come quello di saffo dalla favolosa rupe di leucade, sigilla talvolta una storia infelice. sullo sfondo c`e` il culto della dea afrodite che, per i greci, non era solo la divinita` dell`amore ma anche una signora dei mari e una protettrice della navigazione. tramite le parole dei poeti, dai lirici greci alle elegie di ovidio, l`immagine del mare d`amore ha attraversato i secoli. alla radice, un nucleo profondo, un senso drammatico dell`esistenza umana. c`e` l`antica consapevolezza che oscure potenze divine, come il tremendo eros, possono in ogni momento sconvolgere la vita dei mortali, vanificando ogni orgogliosa pretesa di autosufficienza. e c`e` il senso, tipicamente greco, della vita come esperienza aperta e mai risolta, come scacchiera su cui il destino o il caso giocano la loro partita. non solo in amore, ma in ogni nostra vicenda, la tempesta e` sempre in agguato. |