e l`ennesimo 31 dicembre, e benedetta lo trascorre con gli amici della storica compagnia di via gonzaga, gli stessi amici che, negli anni ottanta, passavano i pomeriggi seduti sui motorini a fumare e a scambiarsi pettegolezzi, e che ora sono dei quarantenni alle prese con divorzi, figli ingestibili, botulino e sindrome di peter pan. ma quello che, a distanza di trent`anni, accomuna ancora quei e` l`aspettativa di un sabato sera diverso dal solito in cui, forse, succedera` qualcosa di speciale: un bacio, un incontro, una svolta. un senso di attesa che non li ha mai abbandonati e che adesso si traduce in un messaggio sul telefonino che tarda ad arrivare. un messaggio che potrebbe riannodare il filo di un amore che non si e` mai spezzato nonostante il tempo e la distanza, che forse era quello giusto e che torna a far battere il cuore nell`era dei social, quando spunte blu, playlist e selfie hanno preso il posto di lettere struggenti, musicassette e foto sbiadite dalle lacrime. una nostalgia del passato difficile da lasciare andare perche` significherebbe rassegnarsi a un mondo complicato, competitivo e senza punti di riferimento, che niente ha a che vedere con quello scandito dai tramonti e dal suono della chitarra intorno a un falo`. fino al giorno in cui qualcosa cambia davvero. il sabato diverso dagli altri arriva. l`inatteso accade. la vita sorprende. e allora bisogna trovare il coraggio di abbandonare la scialuppa e avventurarsi a nuoto nel mare della maturita`, quella vera. |