quando si nasce in una famiglia come quella di simonetta agnello hornby, si cresce con la consapevolezza che si e` tutti normali, ma diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, talvolta un po` "strane". e allora con naturalezza "di un cieco si diceva `non vede bene`, del claudicante `fa fatica a camminare`, dell`obeso `e` pesante`, dell`invalido `gli manca una gamba`, dello sciocco `a volte non capisce`, del sordo `con lui bisogna parlare ad alta voce`", senza mai pensare che si trattasse di difetti o menomazioni. attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo cosi` la conoscenza di nini, sordomuta, della bambinaia giuliana, zoppa, del padre con una gamba malata, e della pizzuta zia rosina, cleptomane - quando l`argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perche` non si deve imbarazzare. e poi naturalmente conosciamo george, il figlio maggiore di simonetta. non e` facile accettare la malattia di un figlio, eppure e` possibile, e la chiave di volta risiede proprio in quel "nessuno puo` volare": "come noi non possiamo volare, cosi` george non avrebbe piu` potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi. nella vita c`e` di piu` del volare, e forse anche del camminare. lo avremmo trovato, quel di piu`". lo stesso proposito quotidiano ci arriva anche da george - che da quindici anni convive con la sclerosi multipla -, la cui voce si alterna a quella della madre come un controcanto ironico ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli, e forse qualche vantaggio, di chi si muove in carrozzella. simonetta agnello hornby ci porta con se` in un viaggio dalla sicilia ai parchi di londra, attraverso le bellezze artistiche dell`italia. un viaggio che e` anche - soprattutto - un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni, per consegnarci, insieme a molte storie toccanti, uno sguardo nuovo. piu` libero. |