anche se lo abbiamo quasi dimenticato, c`e` stato un tempo in cui le grandi esposizioni internazionali riscrivevano la mappa (e rivoluzionavano la conoscenza) del mondo dell`arte, rivelando universi visivi fin li` nascosti, scatenando passioni e polemiche, ma alla fine guidando, molto piu` della critica o dell`accademia, le evoluzioni del gusto. succedeva cioe` che, al di fuori di qualsiasi canone, le mostre di quegli anni assegnassero all`improvviso ruoli da protagonista ad attori - bramantino e liotard, pietro da rimini e la tour, audubon e wright of derby - fin li` rassegnati a una vita da spalla, se non da comparsa. cosi` in questo libro, che raccoglie le cronache scritte in diretta il giorno della vernice, e a volte da citta` o sedi improbabili, anna ottani cavina tenta di ricostruire, con la massima fedelta` possibile, non solo il significato e le conseguenze di quelle proposte eterodosse, ma anche il loro effetto collaterale forse piu` importante e duraturo: l`emozione della scoperta. |