"Non sono capace, non ce la faccio...e sono sola! Come farò se si fulmina una lampadina?" - così parla Chiara la donna che avrebbe voluto essere una gatta morta, o semplicemente una donna amata. Adesso ha quarantacinque anni e non uno straccio di fidanzato o marito. Una situazione inaccettabile per una donna che, vilipesa, almeno così credendo, dalla società sceglie di spacciarsi per vedova. Seppur morto, qualcuno l'aveva voluta in vita e di lei si era innamorata. Chiara Moscardelli non impone un tipo di donna succube, bensì un tipo di donna, o meglio di individuo generico, che soffre di una solitudine coatta e che si domanda quale passo falso abbia commesso. Un libro comico, divertente, una favola a lieto fine che neppure la protagonista si sarebbe potuto aspettare |