e possibile pensare ai richiedenti asilo, ai corpi occupati dei palestinesi, ai tanti immigrati che fuggono da miseria e mancanza di giustizia senza distogliere lo sguardo dalla `violenza dell`umanitario`? le matrici sociali e politiche della sofferenza, della memoria e del lutto possono essere pensate senza ridurre il loro dolore entro il perimetro di un meccanismo gia` scritto, di un solo concetto: `trauma`? roberto beneduce interroga modelli e categorie che, all`ombra del sapere psichiatrico, ignorano spesso le economie dell`incertezza e la diversita` delle esperienze, e lasciano irrisolta la questione dell`impunita` di chi si e` reso colpevole di arbitri e umiliazioni. in questa nuova edizione l`autore guarda al presente, dilaniato da razzismo, violenza di stato e nuove guerre, ma anche alla volonta` ostinata di quanti resistono alla tirannia della burocrazia e ritrovano, percorrendo sentieri di cura, il diritto a esistere. |