Palumbo editore, 1973, IT. Partendo dal Neorealismo, la più felice e coerente erà del cinema italiano, proseguendo attraverso la crisi degli anni Cinquanta e ilimitati tentativi di rinnovamento degli anni settanta, per soffermarsi infine, nel più esteso ultimo capitolo, sui mutamentoi e sui persistenti "ritardi" rintracciabili nella produzione posteriore al 1968, l'autore ripercorre le tappe più indicative della nostra cinematografia, non solo per individuarne i risultati migliori ma anche per analizzarne gli elementi di continuità e gli episodi di rottura. |