ci sembra di sapere tutto della storia di circe, la maga raccontata da omero, che ama odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili piu` fascinosi e complessi della tradizione classica. circe e` figlia di elios, dio del sole, e della ninfa perseide, ma e` tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; e` perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli de`i. quando, a causa di queste sue eccentricita`, finisce esiliata sull`isola di eea, non si perde d`animo, studia le virtu` delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. ma circe e` soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalita`, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l`ingegnoso dedalo, con il mostruoso minotauro, con la feroce scilla, con la tragica medea, con l`astuto odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa penelope. finche` - non piu` solo maga, ma anche amante e madre - dovra` armarsi contro le ostilita` dell`olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli de`i, dov`e` nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. |