protagonisti di queste storie sono i bambini. bambini felici e bambini che non lo sono stati, abusati dagli adulti per troppo amore, come la piccola figlia di byron, o per troppo odio, come i bambini rapiti, gli scomparsi, gli interrotti. stanno in queste pagine bambini coraggiosi, che evocano mostri come lo striglio per combattere ingiustizie, e bambine immaginifiche che hanno tanto letto da poter domare "le tigri di mompracem" e trascorrere il pomeriggio con heathcliff a "cime tempestose". c`e` una bambina che accompagna il padre al mare e lo vede illuminarsi per l`incontro con una donna che e` un suo vecchio amore. e una madre che si arrende al figlio che cresce e non vuole piu` essere baciato perche` tutto, in fondo, comincia sempre con la fine dei baci. c`e` un altro bambino, gia` quasi un ragazzo, che e` l`unico che sa arrampicarsi su uno scoglio e da quello, in mezzo al mare, come su un solitario cammello nel deserto, vede allontanarsi la ragazza che gli piaceva, e gli piaceva perche` lei, l`unica, non temeva vespe, formiche e bombi, e questo coraggio li univa come l`amore. ci siamo noi in queste pagine, piccoli piccoli, fragili e fortissimi, in bilico tra la memoria di cio` che siamo stati, la nostalgia di cio` che avremmo potuto essere, e la tenerezza per cio` che siamo. beatrice masini - funambolo serio e scanzonato, dolce e feroce, in bilico, come l`infanzia - ci racconta un mondo, il nostro, prima che l`eta` adulta lo spiegasse con mezze voci, mezze stagioni e religioni che prevedono confessione. in questi racconti c`e` l`infanzia per la quale la vita e` un`avventura che non deve per forza finire bene o un viaggio che non sempre contempla il ritorno. ci sono fuoco, acqua, vento e aria. e c`e` tutto quel tempo che, da bambini, ci insegna a sentirci immortali fino a prova contraria. |