la performance, nel rock, non e` solo un concerto. e uno spettacolo, nel senso che presenta qualcosa da guardare, oltre che da ascoltare. ma e` anche di piu`. e teatro, nel modo in cui il teatro e` stato ridefinito dagli artisti, dagli storici e dai teorici moderni. jim morrison e alice cooper conoscevano bene i princi`pi della rivoluzione teatrale di artaud, bowie quelli del mimo e del teatro kabuki, e molti artisti rock si appassionarono alla scrittura scenica del dadaismo o del bauhaus. fin dagli anni sessanta e settanta anche i musicisti dall`approccio piu` ruspante furono colpiti dall`interesse che i media popolari concedevano a provocatorie proposte sceniche e performative come quelle del living theatre e altri gruppi d`avanguardia dell`epoca. gli artisti britannici avevano nei loro cromosomi la tradizione della pantomima; altri, nell`europa continentale e negli stati uniti, erano attratti dalle varie forme nazionali del teatro di varieta`. piu` in generale, tra gli elementi nucleari del teatro il rock ha ripreso e sviluppato in modo sfavillante la costumistica, il make-up, l`illuminotecnica, spesso anche la scenografia, e soprattutto la presenza carismatica e attoriale del performer e del frontman. questo libro ricostruisce le affinita` fra lo spettacolo rock e il teatro moderno, ripercorrendo anche le reciproche influenze tra rock, body art e performance art. capitoli specifici sono dedicati alla teatralita` di mick jagger, arthur brown, alice cooper, david bowie, iggy pop, keith emerson e lan anderson, ma puntuali sono anche i riferimenti a elvis presley, frank zappa, fugs, jimi hendrix, velvet underground, who, pink floyd, bonzo dog doo-dah band, move, led zeppelin, peter gabriel, kiss, rick wakeman, sex pistols, devo, throbbing gristle, daft punk, residents, u2, e alla scena rock e pop piu` recente. |