nell`inghilterra del xvii secolo lady dona st. columb e` una giovane e irrequieta donna che cova dentro di se` il desiderio di ribellarsi a una futile vita fatta di cene interminabili, sfarzosi pranzi e partite a carte. moglie di un noioso baronetto inglese, un giorno dona obbedisce all`impulso della fuga e, assieme ai suoi figli, si rifugia nel maniero di navron, vicino a helford, fra boschi solitari e baie segrete, sulle coste della cornovaglia. dona sa che ad attenderli ci saranno letti umidi, il tanfo opprimente delle camere disabitate e l`irritata sorpresa della servitu` presa alla sprovvista, ma l`idea di continuare a vivere con la pigra, placida indolenza del marito le e` ormai insopportabile. a navron, tuttavia, la aspettano una serie di imprevisti. nella tenuta e` rimasto un solo domestico, william, un omino esile e malmesso, dall`aria imperscrutabile e dallo sguardo enigmatico, come chi nasconda un segreto. si vocifera, inoltre, che quelle terre siano scosse da una singolare piaga: e` il , un pirata bretone che se la svigna in bretagna prima che si riesca a mettergli le mani addosso. la sua nave, la mouette, e` come argento vivo, non c`e` verso che si riesca ad acchiapparlo. il pirata scivola nei porti di notte, scende a terra silenziosamente, si impadronisce della mercanzia e fila via con la marea dell`alba, seminando lo scontento tra la nobilta` locale. un giorno, passeggiando attraverso le lande desolate, dona si spinge fino al punto in cui il fiume, largo e lucente, si incontra con il mare, e li` scopre un`imbarcazione nascosta in un`insenatura: e` la nave del francese. ma, proprio mentre sta per voltarsi e fuggire tra gli alberi, qualcuno emerge dietro di lei, le getta un mantello sul capo, e la trascina sulla nave... |