e con questi versi - un mea culpa che e` anche una dichiarazione d`intenti - della poetessa polacca wis?awa szymborska che il cardinal ravasi apre, il 1? gennaio, il suo "breviario dei nostri giorni", un testo che propone al lettore, di volta in volta, una frase, un detto, una citazione tratti da opere di autori di epoche, culture, fedi diversissime fra loro, o anche di nessuna fede, ma sempre capaci di condensare in poche, incisive parole una verita`, un`esperienza, un insegnamento. ogni citazione e` seguita da una riflessione, che ne distilla, goccia a goccia, tutto il succo. sono spunti che hanno la forza dell`aforisma, del detto essenziale, cosi` brevi da poter essere letti nell`arco di cinque minuti, poiche`, come il grande cervantes, anche ravasi si dice convinto che . nell`arco dell`anno si spazia da plutarco a oscar wilde, da kant a woody allen, da voltaire a gandhi, a pavese, passando per einstein e wittgenstein. dagli autori ai commentatori , tutti offrono un`occasione preziosa per fermarsi un attimo a meditare, attivita` che non ha solo una valenza religiosa, anzi, capace di dare da una malsana sonnolenza. e proprio come il breviario ecclesiastico, che raccoglie i testi della preghiera ufficiale quotidiana della chiesa ed e` chiamato anche perche` scandito sulla trama delle ore della giornata e secondo lo svolgersi dell`anno liturgico - avvento, natale, quaresima, pasqua -, anche questo breviario spirituale e laico accompagna il lettore durante tutti i 366 giorni dell`anno solare. e quindi un testo ritmato su una cadenza quotidiana, da leggere e meditare passo dopo passo: come recita u |