"la prima guglia sparata in cielo, il primo marciapiede gremito, il colore della pelle del primo incontro. il primo odore inatteso, che per qualcuno e` l`oceano, o di carne arrostita, o di zucchero a velo, o di ruggine e foglie marce, anche se quello che sta marcendo e` legno, cemento, ferro, mattoni, perche` l`intera citta` sembra attaccata dalla ruggine e dalla multa. sono inaspettati anche i colori. non il bagliore freddo del vetro e dell`acciaio, ma le tonalita` pastello del rosso, dell`arancio, del marrone. la sorpresa di sbarcare nel nuovo mondo e scoprire una citta` vecchia: non come sono vecchie quelle europee, che sono vecchie come monumenti, ma vecchia come una fabbrica abbandonata, o una casa di famiglia, o gli edifici ferroviari che si vedono appena fuori dalle stazioni, o i luna park in disuso." questo libro e` frutto di diversi viaggi a new york. il risultato e` una mappa ottenuta per accumulazione di appunti - piena di buchi, libri che non ho letto, posti che non ho visitato. del resto, se scrivere una guida sulla citta` piu` raccontata al mondo ha un senso, l`unico senso possibile e che sia incompleta, particolare e mia." (p. cognetti) |