eugenio borgna continua, con questo libro, a elaborare un altro elemento del suo personale lessico delle emozioni. qui racconta la nostalgia ferita, con le sue collaterali parole tematiche: quella della memoria, quella del tempo, quella della patria perduta, quella dell`infanzia. ma c`e` anche la nostalgia della morte, quella di un volto che, come diceva rilke, ci accompagna, a volte introvabile; e anche la nostalgia della vita quando la malattia e` in noi. la nostalgia aperta alla speranza e` diversa da quella pietrificata nel passato. queste sono alcune delle parole che tematizzano il libro. ci sono nostalgie ferite dal dolore, e nostalgie che se ne salvano. ovviamente, significa fare riferimento a leopardi e proust ma anche a emily dickinson e guido gozzano. la nostalgia, infine, puo` essere intesa come recupero del passato: come sua donazione di senso; come antitesi, anche, al drago dell`indifferenza che porta al deserto delle emozioni. |