il ciclo narrativo contenuto in queste pagine, composto da quattro romanzi (il quinto conclusivo, "at last", apparira` in seguito), ha destato enorme scalpore nei paesi in cui e` apparso. edward st aubyn, rampollo di un`antica e nobile famiglia che "viveva in cornovaglia fin dai tempi della conquista normanna" (guardian), e` stato accostato dalla critica britannica e statunitense a evelyn waugh e oscar wilde per la sua sferzante descrizione dell`upper class inglese o a martin amis per il nichilismo che spira nelle sue pagine. tuttavia, come ha notato la "new york book review", nei "melrose" si mostra una contemporaneita` non riscontrabile nelle opere degli scrittori citati, "un`aristocratica atmosfera di caustico orrore" mai percepita prima. scevro, come ogni membro di una famiglia che puo` fregiarsi del titolo di baronetto sin dal 1671, dall`infatuazione per le forme di vita dell`aristocrazia inglese che caratterizza, invece, la prosa di wilde e waugh, st aubyn ritrae il personaggio di patrick melrose, impegnato tenacemente a porre fine alla sua esistenza abusando di alcol e droga, e l`irresistibile galleria di titolati snob, ubriaconi, dementi, tiranni e tossicomani che lo circondano, come nuovi demoni della contemporaneita`, in una maniera che e` a un tempo cosi disperatamente moderna e cosi armoniosamente classica da spingere una scrittrice come alice sebold a dichiarare che "i melrose" `sono un capolavoro del xxi secolo, e st aubyn e` uno dei piu` grandi prosatori di lingua inglese`. |