le estati a speziale per teresa non passano mai. giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall`ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la puglia in cui e` nato. poi un giorno li vede. sono , molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. credono in dio, nella terra, nella reincarnazione. tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l`uno all`altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. a poco a poco, per teresa, quell`angolo di campagna diventa l`unico posto al mondo. il posto in cui c`e` bern. il loro e` un amore estivo, eppure totale. il desiderio li guida e li stravolge, il corpo e` il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. perche` bern ha un`inquietudine che teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. la campagna pugliese e` il teatro di questa storia che attraversa vent`anni e quattro vite. i giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l`altro, fino a quando teresa rimarra` la sola a farlo. perche` il giro delle stagioni e` un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell`universo. |