scritte nel castello di coppet e pubblicate postume nella primavera del 1818, le "conside`rations sur les principaux e`ve`nements de la re`volution francaise" costituiscono l`opera forse piu` bella e piu` complessa della produzione letteraria di madame de stael. personalita` eccezionale, vissuta a cavallo di due secoli, imbevuta di pensiero illuministico, madrina riconosciuta del romanticismo europeo e di certo sentimento europeistico trascendente il cosmopolitismo settecentesco, testimone e in qualche caso protagonista della stagione rivoluzionaria, la de stael rifiuto` le posizioni di quanti, da qualunque sponda ideologica e culturale provenissero, coltivavano l`idea che la rivoluzione fosse da considerare en bloc: un fenomeno diabolico e totalmente negativo, per gli uni, ovvero un fenomeno positivo, malgrado la stagione del terrore, per gli altri. ella propose, invece, in quest`opera, una lettura nuova della rivoluzione che ne sottolineava fasi e momenti degenerativi e prefigurava le conclusioni cui sarebbero pervenuti storici liberali secondo una linea che, passando per louis-adolphe thiers e alexis de tocqueville, giunge fino ad alfred cobban e a francois furet. inoltre, al di la` del discorso storiografico, le "conside`rations sur le principaux e`ve`nements de la re`volution francaise" sono importanti anche perche` fissano alcuni punti fermi del pensiero politico di madame de stael: un liberalismo che non si fonda soltanto sul costituzionalismo ma che e` anche, e soprattutto, etico. prefazione di francesco perfetti. |