in una parrocchia come tante, in cui le cose non funzionano piu` bene, la gente e` poca e gli operatori pastorali litigano per sciocchezze, ecco che il parroco richiama tutti ai valori da conservare, la confessione in primis; proprio mentre fa questo, pero`, si accorge che alla sua comunita` cristiana, di cristo, della liturgia, dei sacramenti... non importa piu` nulla. da qui la sua crisi: per che cosa ha fatto il prete? per questa gente che litiga sulla posizione dei vasi di fiori davanti all`altare della madonna e non si accorge del mondo che le sta attorno e tanto meno del vangelo? don beniamino decide che ne ha piene le scatole e, semplicemente, se ne va. senza il parroco, pero`, per la prima volta da molto tempo, la gente comincia a riflettere e a interrogarsi, prima su di lui (dove e` finito? e scappato con una donna? e impazzito? e morto?) e poi sulla propria comunita`. il parroco viene infine rintracciato, tra vere e proprie situazioni umoristiche che fanno pensare inevitabilmente alla saga di don camillo: qui non c`e` il comunismo popolare a fare da contraltare, ma la difficolta`, che e` di tutte le comunita` contemporanee, a rintracciare il senso della vita cristiana insieme e, contemporaneamente, una profonda riflessione sul ruolo del sacerdote. un libro in cui i preti ritroveranno molte immagini dei loro parrocchiani, e i parrocchiani molti meccanismi del loro difficile vivere insieme della fatica di dover accogliere i preti. il tutto senza mai smettere di sorridere e, qualche volta, di ridere davvero. il finale? sara` una sorpresa, inattesa quanto capace di aprire una nuova strada sia a don beniamino, sia alla sua gente, sia a noi. |