l`autore ripensa in modo originale le piu` diffuse psicopatologie del disagio contemporaneo della civilta`: anoressie, bulimie, obesita`, tossicomanie, depressioni, attacchi di panico, somatizzazioni. la sua tesi e` che in tutte queste nuove forme del sintomo il soggetto dell`inconscio, cioe` il soggetto del desiderio, non sia piu` il protagonista della scena. piuttosto, al centro della nuova clinica e` la difficolta` soggettiva di accedere al desiderio, e` l`assenza, lo spegnimento, la morte del desiderio. prevalgono l`apatia, l`indifferenza, il vuoto, la fatica di esistere. in questo senso la nuova clinica e` una clinica dell`antiamore, una clinica che non e` piu` centrata, come accadeva in quella classica della nevrosi, sulle vicissitudini della vita amorosa: il soggetto ipermoderno appare come un soggetto smarrito, senza centro, dominato dalla spinta compulsiva a un godimento solitario (narcisistico e cinico) che esclude lo scambio simbolico con l`altro. |