sono tanti gli invitati alle nozze di henri delamare e lise e tutti orgogliosi di esserci. chi non farebbe carte false per essere al matrimonio di henri delamare: una di quelle fortune senza origine, geneticamente trasmesse da sempre. tra i camerieri in livrea bianca e gli invitati, agghindati con lo sfarzo eccessivo della borghesia di provincia, lise, col suo abito bianco, spicca come un`adolescente. sam schiva gli sguardi, supera la fila delle felicitazioni, le si avvicina e, mentre henri delamare e` impegnato a dar fondo alle sue spacconerie in noiose conversazioni, la prende per mano, la trascina nel parco immerso nel buio. il bicchiere in mano, impegnata a non rovesciare il vino sul vestito da sposa, lise sussurra: "io sono sposata, sam, non si deve", e poi: "sono tua sorella, sam, lasciami", e intanto ride sempre piu` forte, e gli prende la testa tra le mani e gli si avvicina, la bocca protesa. tutto e` nato come per caso, per scherzo, per noia. lise e sam erano accovacciati sul davanzale d`una finestra, lo sguardo fisso negli occhi l`uno dell`altra, in silenzio, quando lise a un certo punto ha detto: "ora o mai piu`, sam, e` la nostra occasione". la nostra occasione... l`occasione per lasciarsi alle spalle una vita in cui non c`e` alcuna possibilita` di lasciare traccia di se`. l`occasione per spacciarsi per fratello e sorella e sposare henri, l`ineffabile henri, pieno di quattrini e stupidita`. l`occasione per organizzare poi il rapimento e mettere le mani su un mucchio di quattrini... |