cosa c`e` di divino nell`essere giovane madre di un figlio arrivato per grazia o per caso? ci si augura per lui una vita buona: che non incontri il male, che il mondo lo accolga o almeno lo lasci in pace. e la storia umanissima di maria, madre di dio bambino, la stessa di ogni madre per cui il proprio bambino e` dio, vita che si consegna fragilissima e si promette eterna. ma il figlio di maria e` troppo speciale perche` la storia sia solo questa e infatti sara` altra, raccontata per generazioni in poesia, in pittura, in musica, nel vetro, nel ghiaccio immacolato, a punto croce, sulle volte delle cattedrali e sui selciati delle piazze. qui parla maria. accanto a lei giuseppe, padre che ha detto si` senza comprendere, senza nemmeno pronunciare questo si`, costruttore di un progetto di vita e di amore ben piu` grande di quello immaginato. intorno a lei uomini e donne che pensano di capire, ma sanno solo chiacchierare; e gli amici del figlio, giovanni, simone, giuda e anche nicodemo, che si affannano di domande nella notte; e dottori e farisei che chiedono la verita` solo per poterla negare. sopra di lei, infine, gli angeli fanno corona, ma con le loro ali non riescono a tenere lontano il gran male del mondo, che si addensa fino a quando qualcuno gridera`: . cio` che resta e` un corpo rotto senza grazia, consegnato a una madre ancora giovane, anche nel momento estremo cosi` simile a tante madri. ma questa e` una storia troppo immensa perche` tutto possa andare perduto. |