tutti traditori, tutti ladri, noi italiani? a scorrere le graduatorie mondiali sulla , il nostro paese e` la silicon valley dove si brevettano i marchingegni piu` fantasiosi in materia. non per combatterla, ma per praticarla. insomma, oltre che il luogo del pianeta con il maggior numero di siti dell`unesco intesi come patrimonio materiale dell`umanita`, il nostro paese e` anche quello del patrimonio immateriale del in barba alla legge, un`attitudine che siamo usi chiamare furbizia mentre e` arte perversa del furto con destrezza. se vogliamo provare a contrastare, o almeno a limare, questo odioso costume nazionale, dobbiamo capire che corrotti, concussi, bustarellari - l`intera fauna dei voraci percettori abusivi di quote di pil - sono solo diverse incarnazioni della disonesta`. ma per cambiare le cose, per redimerci davvero, abbiamo il dovere di sentirci tutti un po` ladri, anche quando accettiamo, per esempio, di pagare per poter anticipare un esame o un intervento chirurgico in ospedale. invece, pur smascherati nella nostra ipocrisia, ci assolviamo per il semplice fatto di essere minuscoli pesciolini che nuotano sentendosi innocenti per aver cercato di esercitare un diritto negato dai pescecani. con queste pagine affilate e corrosive vittorio feltri vuole inocularci il benefico virus dell`inquietudine, per scalfire la nostra cronica amoralita` e rivelare la nostra, spesso inconsapevole, complicita`. cosi` da essere nemici di ladri e ladroni non in modo iroso ed episodico, ma avvertito e sistematico. ostili, in particolare, al miserabile ladruncolo che alberga in ognuno di noi, e che ci rende fiacchi nel ripulire la politica e la societa` intera da questo diffuso fenomeno canceroso. dunque, nessun coltello tra i denti, nessun cappio in mano, agitato di solito dal piu` mascalzone di tutti. ma una lieve e salutare scossa per non addormentarci pensando di avere la coscienza a posto. |