come il titolo dichiara, questo libro si propone come un promemoria di cose da fare, una serie di indicazioni scritte alla lavagna: . fin dalla prima poesia, nel coacervo delle cose pratiche si insinua un filo di inquietudine, l`amore e la morte fanno capolino a scombinare tutti i giochi. e la vita, sempre capovolta, che si presenta inaspettata. cosi` a poco a poco dalle cose pratiche si passa a questioni esistenziali sempre piu` cogenti: impasse e rincorse sentimentali, angosce del vivere e del morire, e queste indicazioni operative con i verbi all`infinito diventano paradossali, comiche e tragiche nello stesso tempo. qualcosa di infantile, il culto della sapienza infantile, e del suo stupore, c`e` sempre nei libri di bajani, e anche in questo: il sottilissimo bilico tra il riso e il pianto, la levita` venata di tristezza, la semplicita` gonfia di sentimenti complessi. la scrittura dei romanzi di bajani e` sempre stata caratterizzata da una particolare elaborazione ritmica e da un`intensa concentrazione emotiva. il passaggio alla poesia avviene dunque in modi quasi naturali, per intensificazione di caratteristiche gia` presenti nella prosa dello scrittore. in piu`, ogni pagina di questo libro offre una sorpresa, uno scatto, un salto mentale, un cortocircuito tra immaginazione, riflessione ed emozione, e qui bajani entra di diritto nella migliore tradizione poetica moderna. |