"ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato, vestito di tutto punto mi siedo al tavolo del mio studio e scrivo. sono un uomo molto disciplinato, un perfetto impiegato della scrittura. forse con qualche vizio, perche` mentre scrivo fumo, molto, e bevo birra. e scrivo, io scrivo sempre". questo e` camilleri. poi a novant`anni arriva il buio. e cosi` come non era terrorizzato dalla pagina bianca, combatte anche l`oscurita` della cecita` e inizia a dettare. la sua produzione letteraria trova nell`oralita` una nuova via per raccontare le sue storie. ma se forte era la sua disciplina prima, lo e` ancora di piu` oggi che puo` contare esclusivamente sulla sua memoria. e quindi occorre tenerla in esercizio: osservare nei dettagli i ricordi, rappresentarsi nella mente le scene. quelli qui pubblicati, come dice lui, sono i compiti per l`estate: 23 storie pensate in 23 giorni, che raccontano come nitide istantanee la sua vita unica e, sullo sfondo, quella del nostro paese. la memoria qui non e` mai appesantita ne` dalla malinconia ne` dal rimpianto. per questo camilleri ha chiesto a chi parla attraverso i colori, le forme e i volumi di rendere il suo esercizio piu` godibile, piu` leggero, piu` spettacolare. "l`ideale della mia scrittura e` di farla diventare un gioco di leggerezza, un intrecciarsi aereo di suoni e parole. vorrei che somigliasse agli esercizi di un`acrobata che vola da un trapezio all`altro facendo magari un triplo salto mortale, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mostrare la fatica, l`impegno quotidiano, la presenza del rischio che hanno reso possibili quelle evoluzioni. se la trapezista mostrasse la fatica per raggiungere quella grazia, lo spettatore certamente non godrebbe dello spettacolo." con illustrazioni di alessandro gottardo, gipi, lorenzo mattotti, guido scarabottolo e olimpia zagnoli. |