roma, agosto 2010. in un vecchio palazzo senza ascensore, ilaria sale con fatica i sei piani che la separano dal suo appartamento. vorrebbe solo chiudersi in casa, dimenticare il traffico e l`afa, ma ad attenderla in cima trova una sorpresa: un ragazzo con la pelle nera e le gambe lunghe, che le mostra un passaporto. le dice, all`inizio ilaria pensa che sia uno scherzo. di attila profeti lei ne conosce solo uno: e` il soprannome di suo padre attilio, un uomo che di segreti ne ha avuti sempre tanti, e che ora e` troppo vecchio per rivelarli. shimeta dice di essere il nipote di attilio e della donna con cui e` stato durante l`occupazione italiana in etiopia. e se fosse la verita`? e cosi che ilaria comincia a dubitare: quante cose, di suo padre, deve ancora scoprire? le risposte che cerca sono nel passato di tutti noi: di un`italia che rimuove i ricordi per non affrontarli, che sopravvive sempre senza turbarsi mai, un paese alla deriva diventato, suo malgrado, il centro dell`europa delle grandi migrazioni. |