1948, dinard, sulle coste settentrionali della francia: nel cuore di un luglio leggendario, quello in cui gino bartali scala la francia a pedalate facendo sognare uomini e donne appena usciti dagli orrori della guerra, un gruppo di tecnici segue il campione. tra loro zaro checcacci, giovane meccanico nativo - come ``ginettaccio``- di ponte a ema, che durante una delle serate euforiche dopo una tappa vinta incontra lena, giovanissima cameriera bretone. il tempo di una notte e la carovana del tour riparte, lasciando lena sola, e ignara di portare nel ventre isabelle, che nascera` nove mesi dopo. ponte a ema, 1959. nell`officina di biciclette di zaro, ormai sposato e padre di un bambino, nanni, si presentano lena e isabelle, che ha dieci anni. zaro non vorra` mai riconoscerla come figlia, eppure tra isabelle e nanni si instaurera` un rapporto di fratellanza profonda. vent`anni dopo, mentre soffia il vento della contestazione, isabelle e` una giovane donna che non e` mai voluta salire su una bicicletta. ma e` sopravvissuta all`infanzia e da` alla luce due bambine, marta e cecilia, destinate a portare nel loro cammino e nel loro stesso corpo le tracce della storia che le precede... mentre marta, la primogenita, trova uno spazio nel mondo, dentro l`animo di cecilia si apre la voragine spaventosa e seducente della fame, capace di divorare anche un`intelligenza straordinaria come la sua. narrata a ritroso, dai giorni nostri alla notte in cui tutto ebbe inizio, prende forma in questo romanzo la storia di quattro generazioni; la storia di una famiglia meticcia, in cui si intrecciano destini zoppi e figlie abbandonate ma anche amori assoluti e racconti di biciclette, animali, sogni tramandati come tesori. |