salire su un palco, ascoltare per un istante il suono del silenzio, sintonizzarsi sulle vibrazioni del pubblico in attesa. iniziare a suonare, perdersi. e allo stesso modo, con la stessa intensita`, viaggiare, conoscere, scoprire, incontrare: ritrovare, negli altri, la stessa passione, la stessa ostinazione, e - come un pirata gentiluomo - riportare quel tesoro a casa, in italia, sull`isola, in sardegna, a berchidda, a tucconi, . e di questo movimento incessante, circolare, che parla paolo fresu in questo piccolo libro che e` un`accorata testimonianza del suo impegno, di uomo e di artista, perche` il mondo di domani abbia un volto diverso da quello di oggi. un mondo in cui non si costruiscono muri fra le culture, ma si gettano ponti, perche` ci si possa incontrare e scambiare storie. come avviene da anni al festival che paolo fresu organizza a berchidda, sprofondando la musica nella magia dei colori e dei profumi del mirto, del cisto e dell`elicriso, con il sole che sorge a levante dietro l`isola di tavolara. poeta della parola non meno che delle note, paolo fresu incanta: che racconti il suo primo incontro con il jazz, un tempo considerato - specie nei rigidi ambienti del conservatorio - , o che descriva il trionfo di un`alba sul mediterraneo, la sua voce ha il dono antico dei cantastorie, e la stessa generosita`: sono queste qualita` a rendere "la musica siamo noi" non solo un`autobiografia artistica, ma anche un canto d`amore per la musica. un canto - ci ricorda paolo fresu - di cui tutti noi, anche se pensiamo di averle dimenticate, conosciamo le parole. |