nel corso degli ultimi vent`anni nulla di nuovo e` stato aggiunto alla biografia di uno dei massimi scrittori del novecento. eppure non tutto e` stato raccontato dell`avventurosa vita di hemingway, e soprattutto dell`amore che lo ha legato all`italia, dalle dolomiti alla sicilia, al di la` degli intensi squarci che dobbiamo alle pagine firmate dalla sua traduttrice fernanda pivano. questo libro ripercorre per la prima volta tutto l`itinerario italiano del grande ernest - dal suo sbarco a soli diciotto anni come volontario della croce rossa sul fronte del piave durante la prima guerra mondiale alla sua ultima presunta e misteriosa puntata veneziana un anno prima del suicidio. la ricostruzione meticolosa e appassionata di richard owen, attraverso le testimonianze raccolte di prima mano e le piu` svariate fonti bibliografiche, segue passo passo il formarsi di un legame durato oltre quarant`anni e non solo per i continui ritorni di hemingway sul suolo italiano (il piave, torino, taormina, bassano del grappa, genova, rapallo, cortina), ma anche grazie alle sue tante amicizie, alle passioni e alle debolezze: le leggendarie bevute all`harry`s bar, le passeggiate lungo i vicoli di taormina, i soggiorni alla locanda cipriani di torcello, le battute di caccia in montagna. un legame carsico, quello col belpaese, che riemerge e s`intreccia di continuo in tutta l`opera dello scrittore: da addio alle armi, dove la disfatta di caporetto fa da sfondo al racconto del suo primo innamoramento per agnes, la crocerossina conosciuta in un ospedale di milano, fino a di la` dal fiume e tra gli alberi, ispirato al suo ultimo amore italiano, la diciottenne adriana ivancich conosciuta a cortina alle soglie dei cinquant`anni. in italia hemingway scrisse di amore e di morte con delicatezza e passione. fu qui che maturo` e affino` lo stile che lo rese celebre e sarebbe stato tanto imitato, ed e` per questo, conclude owen, che |